È diventata ormai un vero e proprio fenomeno mediatico la nuova serie TV sudcoreana targata Netflix, Squid Game. Una trama avvincente che ruota intorno ad un gruppo di persone in serie difficoltà economiche invitati a partecipare a sei gare ispirate ai giochi per bambini, che si riveleranno tutt’altro che innocenti. L’obiettivo principale è la sopravvivenza, arrivare vivi al montepremi finale. I personaggi vengono portati in una misteriosa località, isolata dal resto del mondo. La serie si svolge all’interno di una fortezza nella quale sono presenti ambientazioni ricostruite in ogni minimo dettaglio a seconda dei campi di gioco dove si svolgono le gare, scenari che catturano sicuramente l’attenzione degli spettatori grazie alle geometrie e alle colorazioni pastello che li contraddistinguono.
Tra le tante ambientazioni, sicuramente salta all’occhio quella delle coloratissime scale incrociate (quasi a voler ricordare anche le famose scale impossibili di Escher) un chiaro riferimento alle architetture dell’edificio postmoderno della Muralla Roja (Muraglia Rossa in Spagnolo), situata sulla costa Blanca di Calpe, in Spagna.
L’edificio, progettato negli anni 70 dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill, è costituito da una pianta a forma di croce greca e da insolite forme geometriche che seguono la linea della scogliera dove sorge. All’interno di esso ospita 50 appartamenti, dagli 80 ai 120 metri quadri circa, mentre sul tetto sono collocati piscina, sauna e solarium. Nel punto in cui si interseca la croce in pianta, sono presenti quattro torri contenenti i servizi di ciascun appartamento.
L’ispirazione dello stile di questo caratteristico complesso architettonico arriva a sua volta dalla Kasbah, una piccola cittadina fortificata araba, rivisitata in chiave moderna dall’architetto nel suo progetto. Gli spazi interni e quelli esterni dell’edificio sono in rapporto attraverso l’utilizzo di corridoi e scale comunicanti tra di loro, in modo da rendere più fruibile la convivenza tra gli ambianti. Le parole dello studio di Bofill : “La base geometrica del layout è anche un ravvicinamento delle teorie del costruttivismo, e rende La Muralla Roja una chiara evocazione di questi.”
L’intera struttura è caratterizzata da toni vivaci, scelta non casuale, essi infatti richiamano i colori della natura circostante integrandosi perfettamente, completando quasi la sua purezza.
Dunque non sappiamo se gli autori della serie TV abbiano scelto di ispirarsi a tale struttura per le sue forme imponenti o per contrastare le vicende crude della trama con ambientazioni colorate che ne alleggeriscano il contesto.